Resilienza progettata

RESILIENZA E SICUREZZA

Semplificare le complessità e irrobustire le fragilità delle infrastrutture, implementando nella progettazione fattori quali la prevenzione da calamità e la business continuity. Ci racconta come fare Michele Bianchi, direttore tecnico di Optimares, AstepON Tender Marketing Partner, in un articolo pubblicato dall’e-magazine Vision Journal.

Fulcro del discorso: impostare un approccio progettuale finalizzato alla generazione di resilienza che metta al centro la security delle infrastrutture. In quest’ottica, per esempio, la prevenzione di atti criminosi attraverso la progettazione dei luoghi Crime Prevention Through Environmental Design (CPTED), diventa una disciplina tanto importante quanto necessariamente poco appariscente. Ovvero l’opera di protezione non deve farsi notare per quello che è, bensì semplicemente apparire come elemento di arredo o elemento architettonico posizionato per abbellire un contesto.

Fattori di protezione

Nonostante una progettazione finalizzata ad aumentarne la resilienza, durante la vita utile dell’infrastruttura potrà comunque verificarsi una sequenza di eventi tale per cui tutte le protezioni previste saranno superate permettendo così il verificarsi di un evento avverso, che sarà necessario saper gestire e risolvere positivamente. Per questo, la riduzione degli effetti deve avvenire per step successivi tramite un approccio basato su quattro fattori gestione del rischio (risk management), business continuity, supply chain e disaster recovery.

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PROGETTISTA

Optimares

RISK MANAGEMENT

Processo sistemico atto a comprendere, valutare e mitigare i rischi. Agisce sulla probabilità e sulla gravità dell’evento basandosi su rischi conosciuti.

BUSINESS CONTINUITY

Definisce la capacità di un’organizzazione di continuare a erogare il servizio a un livello accettabile e predefinito in seguito a un evento avverso. Agisce tramite misure attive, passive e organizzative per rendere resiliente l’organizzazione.

SUPPLY CHAIN MANAGEMENT

Comprende la pianificazione e la gestione di tutte le operazioni comprese nelle attività logistiche. Include il coordinamento, l’integrazione e la collaborazione con i partner della supply chain.

DISASTER RECOVERY

Entra in gioco quando il sistema di gestione che assicura la business continuity entra in crisi per un evento non previsto o di impatto superiore alle possibilità di gestione.