L’opera rinnovata con le strutture EuroprogressGroup
Quantità e insieme qualità, al servizio dell’infrastrutturazione (sia in campo stradale, sia ferroviario) dei nostri territori. Partendo da un know-how progettuale e produttivo ad alta specializzazione che, nella cornice di partnership d’eccellenza come quelle attivate e attivabili nel perimetro AstepON, arriva a toccare traguardi che diventano best practice.
Tra questi, va compresa la Galleria Fonica della nuova SP 46 Rho-Monza, fiore all’occhiello di un’opera di potenziamento autostradale che a fine 2022 ha consentito di chiudere l’anello delle tangenziali milanesi. E soprattutto va incluso il Ponte Leonardo da Vinci, infrastruttura Anas freschissima di apertura al traffico (lo scorso 21 dicembre, alla presenza del Ministro Matteo Salvini e del CEO di Anas Aldo Isi).
Galleria Fonica e Ponte Leonardo sono due opere che hanno messo sotto i riflettori, tra gli altri aspetti, l’ingegno del nostro Main Partner EuroprogressGroup, che nel caso della grande manutenzione bolognese, sviluppata in squadra con Baraldini Quirino Costruzioni Edili, ha portato al completo “restauro funzionale” di un’opera di scavalco sul fiume Reno che collega la SS 325 “di Val di Setta e di Val di Bisenzio” con la SS 64 “Porrettana” a Sasso Marconi, città metropolitana di Bologna.
Puntoni e macroconci
L’intervento, finalizzato al ripristino tecnico-funzionale del ponte, ha visto la parziale decostruzione della struttura esistente (impalcato e pile in calcestruzzo armato) e la conseguente costruzione di un nuovo impalcato, in struttura mista acciaio-calcestruzzo, oltre all’adeguamento sismico dell’opera. Si è proceduto, inoltre, all’allargamento della piattaforma stradale, realizzata secondo quanto previsto dal tipo “C2” del DM 05/11/2001, con larghezza complessiva pari a 9,50 m, di cui n. 2 corsie da 3,50 m e n. 2 banchine da 1,25 m. Completano il nuovo impalcato due percorsi ciclo-pedonali, ciascuno della larghezza di 2,50 m.
EuroprogressGroup si è fatto carico della realizzazione di tutti gli elementi metallici tra cui i puntoni funzionali al sostegno dell’impalcato (tubolari di diametro 900 m) e i macroconci in acciaio di lunghezze variabili tra i 20 e i 24 m e una larghezza pari a quella del ponte (17 m).
L’opera rappresenta una best practice estremamente significativa nel campo del rinnovamento sostenibile delle infrastrutture, anche in ragione del know-how innovativo messo in campo da tutto il team: gestore, progettisti, esecutori. Da sottolineare anche l’apporto costante – in tutte le varie fasi dell’opera, dalla concezione al collaudo – di AstepON.