Leonardo d’acciaio

Opera EuroprogressGroup verso l’inaugurazione

L’inaugurazione del rinnovato Ponte Leonardo da Vinci a Sasso Marconi, Bologna, stazione appaltante Anas, è stata fissata per il 21 dicembre prossimo. La notizia arriva direttamente dal sito web del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed è accompagnata da una dichiarazione dello stesso Ministro e Vicepremier Matteo Salvini, che ha espresso “grande soddisfazione” per un’iniziativa che rappresenta da un lato un esempio importante di coesione istituzionale-territoriale e dall’altro una best practice tecnica e tecnologica che sicuramente farà scuola.

Nel caso specifico, la tecnica e la tecnologia di cui si parliamo sono quelle, per esempio, espressione del know-how delle imprese esecutrici, Baraldini Quirino ed EuroprogressGroup, Main Partner AstepON. La stessa AstepON, d’altronde, nel caso specifico ha supportato costantemente gli operatori lungo tutto l’iter compreso tra le fasi di gara e il collaudo.

In attesa del taglio del nastro e rimandando ad altre fonti per un approfondimento generale sull’opera, vogliamo concentrarci in questa sede proprio sulla “specializzazione” di EuroprogressGroup che, tra le altre cose, ha portato in dote al Ponte Leonardo le sue nuove carpenterie metalliche. Per citare soltanto le più importanti, si stratta dei puntoni funzionali al sostegno dell’impalcato (tubolari di diametro 900 mm) opportunamente irrigiditi con profili angolari, in sostituzione degli originari pilastri in calcestruzzo; quindi dei macroconci di impalcato, anch’essi in acciaio, sollevati da due grandi autogrù direttamente dalle aree esterne di cantiere e posizionati sui lati di quest’opera stradale a scavalco sul fiume Reno e attigua alla storica ferrovia Porrettana.

Eccellenza costruttiva

I macroconci, composti da travi elettrosaldate da EuroprogressGroup in stabilimento attraverso un procedimento di saldatura automatica e successivamente uniti ad altri elementi (per esempio travi secondarie, quindi montanti delle barriere di protezione, ringhiere, profili tubolari, lamiere), hanno lunghezze che variano tra i 20 e i 24 m e una larghezza pari a quella del ponte (17 m). I bulloni, infine, sono a serraggio controllato, ulteriore indicatore di eccellenza costruttiva.

Le operazioni di varo, seguite dall’intervento di squadre preposte alle saldature, in una prima fase hanno riguardato 10 macroconci: 4 sul lato Sirano (Marzabotto) e 6 su quello di Sasso Marconi. Il progetto ha quindi previsto la decostruzione e successiva ricostruzione della parte centrale del ponte, oggetto di una specifica fase, per un’estensione pari a 40 m. Successivamente, a completamento dell’opera, sono stati varati ulteriori 4 macroconci, due per ogni lato.