Tecnologia GuardLED

Dall’Autodromo di Monza al Veneto con l’illuminazione eco di Roadlink

Il filo luminoso dell’innovazione corre dalla Lombardia al Veneto. La tecnologia GuardLED by Roadlink è stata citata in una recente intervista rilasciata al Correre della Sera (#LOGIN) da Alessandra Zinno, direttrice dell’Autodromo Nazionale di Monza, come best practice innovativa tra quelle testate e impiagate nel grande laboratorio di qualità viaria che è il circuito lombardo (quest’anno celebra il Centenario, il 12 ottobre ospiterà Visione Sicurezza 2022).

Spostandoci più a Est, ci preme quindi sottolineare una sua applicazione peculiare, ovvero in prossimità di alcuni bivi stradali nel Veronese. Già lo scorso anno Veneto Strade aveva infatti fatto mettere in sicurezza, impiegando proprio il sistema Roadlink, un bivio-chiave: quello che, dallo svincolo di Verona Nord dell’A22, indirizza la circolazione verso la A4 da un lato, e verso l’aeroporto Catullo dall’altro. L’approccio all’intersezione avviene generalmente a traffico sostenuto, di qui l’esigenza di potenziarne la protezione aggiungendo alle luci lampeggianti tratti di illuminazione a LED dal basso innestati sulle barriere di sicurezza. Il sistema adottato: proprio la versione versatile di GuardLED, ovvero G-Light. A occuparsi della posa dei dispositivi di sicurezza, PBS Barriere Stradali.

Sempre alto Veronese, sempre stessi player (Veneto Strade, PBS e Roadlink), a cambiare è solo l’anno, in questo caso 2022. Siamo in prossimità di un altro bivio, che separa il traffico della SP 6 da una delle viabilità di Quinto (Verona): qui G-Light è andato a rischiarare entrambi i lati delle strade, ma anche lo stesso attenuatore d’urto. Le ragioni dell’intervento? Come sopra: elevata velocità dei veicoli in avvicinamento e posizionamento del punto stradale dopo una curva.

TM Solution | G-Light